Che cos’è una query informativa e perché è utile

Query informativa: cosa cambia rispetto agli altri intenti

Nel momento in cui un utente digita su Google frasi come “che cos’è la SEO“, “vantaggi dello yoga” o “storia di New York“, non sta cercando di acquistare qualcosa. Sta cercando risposte. Sta cercando informazioni. È in quella fase iniziale del percorso, in cui la curiosità spinge a esplorare, comprendere, approfondire. E in questo preciso istante entra in gioco un concetto fondamentale per chi lavora con i contenuti online: la parola chiave informativa.

Nel linguaggio della SEO, si tratta di quelle ricerche in cui l’intento di ricerca dell’utente è puramente conoscitivo. Google, nelle sue linee guida per i valutatori della qualità, le identifica come query know – ricerche che hanno lo scopo di acquisire conoscenza. Talvolta, sono molto specifiche: “quanto è alto zlatan ibrahimović?“; altre volte più generiche: “New York City“. Ma il punto è sempre lo stesso: chi cerca vuole imparare, capire, studiare e non agire.

Capire cosa siano le query informative e saperle distinguere dagli altri intenti – transazionali, navigazionali e commerciali – è il primo passo per costruire una strategia SEO davvero efficace. Perché intercettare chi vuole sapere oggi significa guadagnare fiducia, visibilità e… magari un cliente domani.

L’importanza strategica delle query informative

Non tutte le ricerche portano a una vendita. Ma alcune sono in grado di accendere una scintilla: quella del riconoscimento, della fiducia, della memoria. Le query informative appartengono proprio a questa categoria. Non spingono subito all’azione, ma introducono l’utente a un mondo. Il tuo.

Quando una persona cerca qualcosa per comprendere meglio un argomento – che sia la definizione di un concetto, un tutorial, una guida o una spiegazione – è in una fase iniziale ma cruciale del viaggio digitale. È qui che entra in contatto con il tuo sito. E se trova contenuti chiari, approfonditi, ben collegati tra loro tramite link interni, è probabile che non si limiti a leggere una sola pagina.

Ogni clic su un contenuto correlato aumenta la familiarità con il brand, e spesso anticipa un comportamento futuro: l’iscrizione a una newsletter, una visita a una pagina di vendita, un ritorno in occasione di una futura ricerca. Anche senza conversioni immediate, le query informative possono generare valore attraverso la visibilità pubblicitaria, il traffico verso contenuti sponsorizzati o affiliati, e un incremento organico del tempo di permanenza sul sito.

Ecco come si sviluppa il percorso dell’utente, dalla curiosità iniziale alla conversione:

infografica della riceca di tipo informativa seguita da un funnell

In un’epoca dominata dalla competizione per l’attenzione, rispondere bene alle parole chiave di tipo informative significa costruire relazioni, non solo posizioni in SERP.

Come trovare parole chiave informative

Individuare una parola chiave informativa non è solo una questione tecnica: è un esercizio di comprensione dell’intento dell’utente. Durante una classica ricerca SEO, molti strumenti suggeriscono filtri per intercettare queste keyword. Ma la vera abilità consiste nel saper riconoscere quei segnali linguistici che rivelano una ricerca di parola chiave di tipo conoscitivo.

Spesso, le parole chiave informative contengono le classiche “5 W + H” – Chi, Che cosa, Quando, Dove, Perché, Come – che guidano ogni domanda ben posta. Domande come “Che cosa è la SEO“, “Come preparare una torta“, o “Perché lo yoga è importante?” sono esempi limpidi.

Tuttavia, Google non si basa soltanto sulle parole chiave letterali, ma soprattutto sull’intento di ricerca. Anche query più sintetiche o generiche possono rientrare nella categoria informativa, se esprimono una volontà di apprendimento o approfondimento.

Per capire meglio queste sfumature, osserva come cambiano le formulazioni, pur mantenendo lo stesso intento:

Query EsplicitaQuery ImplicitaIntento
Cos’è la SEO?SEOCapire cosa significa e come funziona
Come preparare una tortaRicetta per torteApprendere il procedimento
Perché lo yoga è importanteImportanza dello yogaCapire i benefici

Oltre alla forma della domanda, ci sono alcuni modificatori linguistici ricorrenti che segnalano in modo chiaro un intento informativo. Quando l’utente inserisce termini come “guida”, “come fare”, “passo dopo passo”, “strategie” o “recensioni”, sta implicitamente chiedendo di essere aiutato, orientato o istruito.

Questi modificatori rappresentano una miniera d’oro per chi scrive contenuti SEO: permettono di intercettare chi cerca risposte pratiche, approfondimenti dettagliati o opinioni esperte. Inserirli nei propri titoli e contenuti può fare la differenza nel catturare traffico qualificato.

Modificatori delle parole chiave informativeIndicazione dell’intento
SuggerimentiFornire consigli pratici
GuidaAccompagnare passo dopo passo
ConsigliareIndicare soluzioni o scelte
RecensioniConfrontare e valutare
IdeeIspirare o proporre alternative
Come fareSpiegare una procedura
EsercitazioneOffrire un esempio guidato
DefinizioneSpiegare il significato di un termine
VantaggiElencare benefici o punti di forza
Passo dopo passoIllustrare un processo ordinato
StrategieProporre metodi e approcci
CaratteristicheDescrivere dettagli e funzionalità
EsempioRendere concreto un concetto
BeneficiSpiegare perché qualcosa è utile

Considerazioni finali

Nel mondo digitale in cui ogni ricerca può segnare l’inizio di un percorso, le query informative rappresentano il primo contatto tra l’utente e il contenuto. Sono domande che nascono dalla curiosità, dalla necessità di chiarire un dubbio, di capire meglio un concetto o esplorare un argomento. E, proprio per questo, sono fondamentali.

Chi riesce a intercettare queste query non solo conquista traffico organico qualificato, ma costruisce fiducia. Offrire risposte chiare, utili e ben strutturate significa posizionarsi come punto di riferimento in un settore. Non è una questione di vendere subito, ma di esserci quando l’utente ha bisogno di sapere. Ed è in quei momenti che si guadagna autorevolezza, si rafforza il brand e si gettano le basi per relazioni digitali durature.

Investire nella comprensione e nella valorizzazione delle parole chiave informative è oggi una strategia vincente per chi vuole fare SEO con metodo, competenza e visione a lungo termine.


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FAQ - Domande e Risposte

Una parola chiave informativa è un termine o una frase che un utente digita su Google con l’obiettivo di ottenere informazioni, approfondimenti o spiegazioni su un argomento, senza l’intento immediato di acquistare o compiere un’azione.

Una query informativa mira a raccogliere informazioni; quella navigazionale serve per raggiungere un sito specifico; quella transazionale è legata a un’azione, come un acquisto o una registrazione.

Le keyword informative attirano utenti nelle fasi iniziali del funnel. Sebbene non portino subito a una conversione, aumentano il traffico, la visibilità e la fiducia nel brand, facilitando vendite future o interazioni successive.

Spesso contiene domande con “chi”, “che cosa”, “perché”, “come” o modificatori come “guida”, “tutorial”, “strategie”, “vantaggi”. Ma anche una keyword generica come “SEO” può avere intento informativo se l’utente vuole capirne il significato.

Puoi trovarle durante la keyword research usando strumenti SEO come SEOzoom, Semrush, Ahref, ubersuggest, answer the public, keyword google planner e Keyword Surfer estensione di Google Chrome che filtrano per intento. Analizza anche i suggerimenti di Google, la SERP e i contenuti correlati per capire cosa cercano davvero gli utenti.


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Pesaro Web

Ciro Scopece

SEO Specialist e sviluppatore WordPress con oltre 5 anni di esperienza nella realizzazione di siti performanti e ottimizzati per la Ricerca Google. Partner certificato Google Ads.