Cumulative Layout Shift: guida completa

Che cos’è il Cumulative Layout Shift (CLS)

Il Cumulative Layout Shift (CLS) è una metrica fondamentale delle Core Web Vitals di Google. Misura quanto gli elementi visivi di una pagina si spostano durante il caricamento, influenzando direttamente l’esperienza dell’utente. Un layout che cambia improvvisamente può causare clic errati o frustrazione: è quindi essenziale ottimizzarlo per garantire una navigazione stabile e prevedibile.

Il CLS valuta la stabilità visiva di una pagina: ogni volta che un elemento si sposta durante il caricamento senza che l’utente lo abbia previsto, viene registrato un layout shift. Questo può avvenire, ad esempio, quando un’immagine o un annuncio si carica in ritardo, spostando il testo o altri elementi della pagina.
Google calcola il CLS considerando quanto spazio visibile si muove e quanto è grande lo spostamento. Se metà dello schermo visibile viene spostato da un’immagine che si carica tardi, il valore sarà 0.5. Il punteggio finale tiene conto della somma degli shift durante l’intera sessione.

Cos'è un buon punteggio CLS?

L’obiettivo è mantenere il CLS più vicino possibile a 0. In generale:

  • CLS ideale: ≤ 0.1
  • Accettabile: fino a 0.25
  • Da migliorare: > 0.25

Google consiglia che almeno il 75% delle visite a una pagina abbiano un punteggio CLS inferiore a 0.1 per offrire una buona esperienza utente.

Come misurare il CLS del tuo sito

Il CLS si basa su field data, cioè dati reali raccolti dagli utenti. Puoi ottenere queste informazioni tramite:

  • Google Search Console, nella sezione Core Web Vitals
  • CrUX (Chrome User Experience Report)
  • Lighthouse e Chrome DevTools per dati in laboratorio

Puoi anche implementare un Performance Observer in JavaScript per tracciare direttamente gli eventi CLS sul tuo sito e inviarli al tuo sistema di analytics.

Come risolvere i problemi più comuni che causano CLS

Uno dei problemi più comuni è non dichiarare le dimensioni delle immagini. Se un’immagine viene caricata senza width e height, il browser non riserva spazio e causerà un salto di layout.

<img src="foto.jpg" width="600" height="400" alt="Paesaggio al tramonto">

Dichiarando le dimensioni, il browser può calcolare l’aspect ratio e riservare lo spazio necessario.

Iframe e embed

Anche video, annunci o contenuti esterni possono causare layout shift. È fondamentale riservare lo spazio necessario intorno all’iframe e definire un overflow: hidden se il contenuto può sforare.

<iframe src="video.html" width="560" height="315"></iframe>

Se il contenuto cambia dimensione dinamicamente (ad esempio pubblicità), considera di sovradimensionare il contenitore per evitare problemi.

Contenuti dinamici

Banner, popup, notifiche o articoli caricati in ritardo possono alterare la struttura della pagina. La soluzione è riservare lo spazio in anticipo o caricare contenuti in modo prevedibile.

Web Fonts

I web font possono causare FOIT (Flash of Invisible Text) o FOUT (Flash of Unstyled Text), alterando la posizione del testo al caricamento. Puoi migliorare la situazione con:

<iframe src="video.html" width="560" height="315"></iframe>

Oppure precaricando il font:

<link rel="preload" href="font.woff2" as="font" type="font/woff2" crossorigin>

Cumulative Layout Shift

Il Cumulative Layout Shift è una metrica essenziale per offrire un’esperienza utente fluida e professionale. Ottimizzarlo significa migliorare l’usabilità del sito, ridurre la frustrazione dell’utente e aumentare le performance SEO. Concentrati su immagini, iframe, contenuti dinamici e font per costruire una pagina stabile e piacevole.

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Pesaro Web

Ciro Scopece

SEO Specialist e sviluppatore WordPress con oltre 5 anni di esperienza nella realizzazione di siti performanti e ottimizzati per la Ricerca Google. Partner certificato Google Ads.